18 maggio 2016

La comunicazione tra mamma e bambino... in gravidanza e dopo il parto

Buongiorno a tutte,
sono da poco a casa in gravidanza e sto frequentando dei corsi prenatali non solo per la preparazione al parto, ma anche per imparate un sacco di informazioni su quello che sta per succedere alla nostra nuova vita...
A tal proposito l'altro giorno ho partecipato ad un corso sulla comunicazione tra mamma e bambino che mi ha affascinato moltissimo e mi piacerebbe condividere con voi alcuni punti emersi durante l'incontro. Ad esempio...


Fonte immagini: Pinterest


Lo sapevate che il bambino comunica tantissimo con la mamma già dalla gravidanza?!?

L'ostetrica che teneva il corso ci ha spiegato che il bimbo nell'utero vive tutto ciò che vive la madre sin dall'inizio della sua esistenza, infatti, all'interno della placenta, non si forma soltanto il  corpo fisico del bambino, ma anche la sua psiche e, di conseguenza, il suo carattere.  

Durante la maternità la comunicazione con il bimbo avviene attraverso l'ASCOLTO EMOTIVO, una comunicazione Mamma-Utero-bambino.
E' fondamentale, quindi, alimentare correttamente la relazione Madre-Padre-Bambino sul piano affettivo, perché il bimbo sente tutto l'amore dei genitori attraverso le loro emozioni.

 
 Fonte immagini: Pinterest
  

Non è sufficiente avere dei controlli regolari soltanto attraverso radiografie, analisi e controlli medici per accertarsi del perfetto stato di salute di mamma e bambino e della sua crescita.

Bisogna circondarsi di emozioni positive perché, tutto ciò che riesce a dare benessere, gioia, serenità ed equilibrio alla madre, andrà sicuramente a vantaggio anche del bambino e potrà stimolare e quindi favorire il suo sviluppo fisico e psicologico. 

A questo punto a noi ci è venuto in mente subito un dubbio... e quando abbiamo una giornata brutta come reagisce il bambino? L'ostetrica ci ha risposto che non dobbiamo sentirci in colpa verso il bambino se abbiamo avuto una brutta giornata, magari rassicuriamolo la sera, prima di dormire, dedicandogli 5 minuti accarezzando la nostra pancina :)

Durante la gravidanza aumenta la produzione dell'OSSITOCINA, il famoso ormone dell'amore...
Questo ormone stimolerà l'utero durante il parto preparandolo alle contrazioni, ma durante la gravidanza stimola la madre a concludere tutte le cose "in sospeso"  per far spazio ed accogliere il bambino. Ad esempio cercare di finire e sistemare tutta la casa, in particolare la cameretta. A volte si pensa proprio all'acquisto di una nuova sistemazione, oppure stimola la madre a modificare la relazione con i genitori, i suoceri e tutte le persone che gli sono accanto in modo da prepararli all'arrivo del piccolo.


Fonte immagini: Pinterest


Lo sapevate che il bimbo durante la gestazione sviluppa tutti i sensi? 

E non solo li sviluppa, ma attraverso loro riesce a interagire con la mamma e con il mondo esterno.

IL TATTO... è il primo organo sviluppato. Attraverso il tatto il bimbo sente anche le vibrazioni e i suoni. Attraverso il tocco della pancia il bimbo riconosce e capisce se piace oppure no.

IL GUSTO... il bimbo alla nascita percepisce e riconosce la mamma dall'odore del corpo e dal sapore del latte che ha lo stesso gusto del liquido amniotico.

L'OLFATTO... si sviluppa tra la 11 e la 15 settimana ed è legato alla capacità di apprendimento.

L'UDITO... è connesso allo sviluppo del sistema nervoso. Il bimbo nella pancia sente i rumori sia interni che esterni. Quelli interni possono essere il battito del cuore della mamma o il flusso del sangue che somiglia ad un phon, mentre quelli esterni li percepisce tutti "ovattati". Attraverso questo senso il bimbo fa esperienze, apprende e ricorda.

LA VISTA... si sviluppa dal 7 mese, il bimbo nella pancia apre le palpebre e intravvede la luce grazie all'assottigliamento della parete addominale, ma non interviene con la comunicazione tra Mamma-Bimbo fino alla nascita.


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Lo sapevate che il bambino comunica con la mamma anche durante il parto?!?

L'ostetrica ha raccontato che è proprio il bimbo che decide quando nascere... e lo attiva inviando un messaggio nervoso alla mamma che lo accoglie e, in genere, risponde facendo iniziare il parto nelle successive 24 ore ... non è affascinante?!?

Il bimbo durante il parto scende e schiacciando il collo dell'utero stimola la produzione dell'OSSITOCINA che in questo momento aumenta e rende la donna attiva, vigile e piena d'amore.

Oltre all'ossitocina in questo momento aumenta anche la produzione dell' ADRENALINA che da una forza incredibile alla mamma.

OSSITOCINA + ADRENALINA (insieme al dolore) stimolano una alta produzione di ENDORFINE che rallentano le onde celebrali aiutando la mamma a "sopportare" il dolore. 

Addirittura dicono che il dolore del parto alla fine produce estasi e gioia ad altissimi livelli... Ma questo punto ancora non mi convince molto :/

L'ostetrica ha precisato che tutta questa comunicazione tra mamma-bambino-dolore-ormoni avviene  solo con il parto naturale, mentre se si procede con l'induzione consiglia di fare anche l'epidurale altrimenti non c'è la produzione di endorfine e quindi il dolore si sente molto di più.


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Lo sapevate che il bambino comunica con la mamma anche appena nato?!?

Infatti durante l'incontro una ragazza ha chiesto.. ma come faremo a comunicare con il bambino appena nato? come potremmo riuscire a capire di cosa ha bisogno il bambino se ancora non parla?

L'ostetrica a risposto che per la mamma viene naturale capire cosa fare... e questa capacità viene attivata biologicamente dopo la nascita perché la mamma è biologicamente pronta per prendersi cura del suo bambino.


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Inoltre ci sarà molta COMUNICAZIONE NON VERBALE con il bambino appena nato.
Cosa vuol dire? ... l'ostetrica ci ha spiegato che addirittura prendendolo semplicemente in braccio il bambino capisce tutto quello che sta accadendo intorno a lui attraverso il battito del cuore, la posizione, lo stato d'animo della mamma e del papà... Straordinario...

Bisogna "sintonizzarci" con il bimbo... messaggi corretti, nei tempi giusti, pause giuste e risposte adeguate ai bisogni del bimbo.

Se proviamo ad immaginare a come il bambino viveva nella pancia della mamma.. bello tranquillo e protetto... con una temperatura media di 37 gradi... con odori diversi e rumori attutiti...con una luminosità minore... sempre in simbiosi con la sua mamma...

Ora proviamo ad immaginare il parto e il primo distacco dalla mamma... è per lui come un primo trauma... e dobbiamo cercare di rendergli la vita il più piacevole possibile.. magari dandogli un caloroso benvenuto, facendolo sentire amato, protetto e voluto anche fuori dalla pancia della mamma.

Questo momento viene chiamato BONDING ... è indispensabile per il bimbo e noi dobbiamo aiutarlo e favorirlo il più possibile, proprio attraverso la comunicazione non verbale..

- IL CALORE... il contatto con il corpo della mamma o del papà (prendendolo in braccio o toccandolo spesso) aiuta a mantenere e ritrovare la sua corretta temperatura, inoltre con il contatto corporeo il bimbo riesce a prendere anche il giusto ritmo respiratorio

- IL CONTATTO VISIVO... Il viso, gli occhi e il sorriso della mamma e del papà sono la prima lettura del mondo che il bambino può fare.

- L'ODORE... il bimbo identifica i genitori attraverso il loro odore, lo stesso  che era presente nel liquido amniotico.

- L'UDITO... le voci di mamma e papà sono i primi suoni che sente e li riconosce

- L'INTERAZIONE... le sue emozioni e le sue esperienze si sviluppano con le risposte emotive di mamma e papà

- L'ALLATTAMENTO AL SENO... il latte materno e il battito del cuore della mamma riducono lo stress del bambino. Inoltre il seno è un termoregolatore e attaccandolo al seno il bimbo ritrova e regola la sua temperatura.


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L'ostetrica diceva che bisogno ritrovare il piacere nell'accudire il bambino questo aiuta molto sia la mamma che il bambino. Nella società in cui viviamo è molto difficile pensare questo, molte persone diranno che stando troppo con il bimbo si rischia di viziare, ma dare molte attenzioni nei primi mesi di vita al bambino è fondamentale per il bonding e non è mai abbastanza.

Ad esempio spiegava che bisognerebbe allattare ad esigenza del bimbo... solo lui sa esattamente quanto ne ha bisogno e l'importante è che cresca bene tra 1 settimana e l'altra.

SI IMPARA AD AMARE NON PERCHÉ CE LO INSEGNANO, MA PER IL FATTO DI ESSERE AMATI

Queste sono due citazioni dell'ostetrica:

"A volte dando molte attenzioni sembra che li viziate, ma in realtà state aiutando a saturare un loro bisogno. Dopo 9 mesi insieme, loro sono abituati a stare sempre insieme a voi. Il primo distacco avviene con il taglio del cordone, mentre il secondo con lo svezzamento. Se soddisfate tutti i bisogni del bambino tutto andrà bene e in maniera naturale."

"Se qualcuno vuole aiutarti e ti dice -Ti tengo il bambino così ti riposi vai a fare la spesa tranquilla- Bisognerebbe rispondere -Non mi tieni il bambino per riposarmi. Lasciamo il piacere di stare insieme con il mio bambino e rilassarmi insieme a lui. Se vuoi darmi una mano OK ma aiutami con la casa o a fare la spesa- Voi mamme e papà avete e dovete pretendere l'esclusiva del bambino almeno per il primo periodo. Godetevi quel momento e comunicate amore pieno al vostro bambino."

Cosa ne pensate della fascia elastica per tenere il bambino?!?

Bisogna cercare di fare le cose insieme al bimbo, perché è meglio che smettere di farle per stare con il bimbo. A tal proposito abbiamo aperto un nuovo dibattito durante l'incontro sull'uso della fascia elastica.


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Ecco qualche info che ci hanno fornito durante l'incontro:

LA FASCIA ELASTICA: si può utilizzare fin dal 5 giorno di vita. Con la fascia il bambino è a contatto con la mamma e viene coinvolto e stimolato maggiormente ed potrebbe essere portata tutto il giorno mentre la mamma fa tutte le sue attività di routine.
Studi dicono che diminuisce il pianto giornaliero perché è in una continua comunicazione con la mamma e il papà e il distacco avviene in modo naturale.
Aiuta a sviluppare maggiormente l'equilibrio e la precisione dei movimenti ed è predisposto maggiormente a gattonare e a camminare.
Sarebbe utile frequentare un corso o studiare bene un tutorial per imparare le tecniche corrette di utilizzo della fascia elastica.

LA SDAIETTA: molti tengono il bambino per la maggior parte del tempo nella sdraietta, ma uno studio ha evidenziato che questi bambini sono molto più rigidi rispetto a quelli portati con la fascia elastica, sono più tesi ed hanno meno stimoli per i movimenti piangendo maggiormente nell'arco della giornata per mancanza di comunicazione con la mamma.

IL MARSUPIO: non consente lo stesso contatto della fascia. E' un ottimo mezzo di trasporto ma ha caratteristiche diverse. La fascia si può utilizzare dalla nascita, mentre per l'uso del marsupio bisogna aspettare che il bimbo  riesce a sorreggere la testa da solo.


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Scusate se sono stata un po prolissa con questo post.. ho praticamente scritto un tema...ma queste informazioni mi sembravano tutte molto importanti, interessanti ed affascinanti.
Io non sono ne un ostetrica, ne una dottoressa, ma ho voluto condividere insieme a voi tutte queste informazioni che ho appreso durante l'incontro al quale ho partecipato perché prima di tutto ritengo che siano importantissime da sapere,  a volte anche le cose più scontate hanno bisogno di un po di riflessione... e poi soprattutto perché mi hanno riempito di gioia e serenità e auguro a tutti di sentire questo sentimento in questo momento speciale della vita.

Buona serata a tutti.
Vale :)

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